L'antico Monastero della Panagia Hozoviotissa, o Chozoviótissa risale all'XI secolo ed è una tappa imperdibile della vostra vacanza greca. Si trova sulla costa orientale di Amorgos, a 2 km da Chora, incastonato tra le rocce di Monte S. Elia ad un'altezza di 300 metri. Dal monastero si può ammirare infatti una spettacolare vista panoramica sull'Egeo.
Questo suggestivo santuario con i suoi muri imbiancati a calce rappresenta il principale esempio di architettura monacale greco-ortodossa ed visibile solo dal mare o dalla scalinata di accesso.
La storia del Monastero della Panagia Hozoviotissa
Non ci sono documenti ufficiali sulla sua fondazione, ma l'ipotesi più probabile è che nel 1088 l'imperatore bizantino
Alessio I Comneno ne ordinò la costruzione per onorare un'icona sacra risalente al 812, attualmente esposta all'interno del monastero.
Si notano i segni del
dominio veneziano (1296-1537) come gli archi ad ogiva della porta d'ingresso e di alcune parti interne del monastero. Anche durante
l’occupazione turca (1537-1824) il monastero continuò a prosperare e grazie alla sua fama è arrivato fino ai nostri giorni in un perfetto stato di conservazione.
Oggi, nonostante i monaci rimasti nel Monastero della Panagia Hozoviotissa siano solo tre, riescono, con la collaborazione di esperti del settore a valorizzare sempre di più questo magnifico luogo di culto. Inoltre dal 2012 un team di professionisti sta lavorando per far dichiarare il monastero
patrimonio mondiale dell'umanità dell’Unesco. Un progetto davvero ambizioso e lodevole che richiede sicuramente molti sforzi da parte di tutti, ma che potrebbe essere un trampolino di lancio per l’economia turistica di Amorgos.
La leggenda del Monastero della Panagia Hozoviotissa
Un luogo così antico non può non essere legato ad una leggenda, in questo caso
le leggende sono diverse.. Quella principale narra che che intorno alla prima metà del nono secolo, giunse sulla costa di Amorgos una barca con alcuni monaci, fuggiti da
Khozova, in Palestina per portare in salvo un'icona della Madonna. Si fermarono proprio sulla spiaggia di Agia Anna, che si trova al disotto del monastero e costruirono una piccola chiesa per custodire l'immagine sacra. Un'altra leggenda vuole invece che l’icona provenisse da
Cipro, dopo essere stata spezzata in due e gettata in mare, venne trasportata dalle correnti fino ad Amorgos e riparata dai monaci.
Si racconta poi che una roccia caduta abbia rivelato una cella segreta che si supponeva
nascondesse un tesoro e pare che ci sia stata molta delusione quando è stata trovata vuota!
Qualunque sia la verità l'icona conservata nel Monastero della Panagia Hozoviotissa è considerata
miracolosa, infatti ogni anno nel mese di agosto arrivano sull'isola oltre 600 persone al giorno per pregare.
Esploriamo il Monastero della Panagia Hozoviotissa
Il monastero è in perfetta armonia con l'ambiente circostante, infatti non è un caso che la cappella sia stata costruita all'interno di
una fessura della roccia.
Il complesso monastico è di piccole dimensioni, ma è sviluppato in altezza: ben 8 piani con vari dislivelli e un centinaio di stanze, unite da strette scale scavate nella roccia, cunicoli e archi. Il Tutto costruito essenzialmente in pietra, calce e legno di ginepro.
Il cuore di tutto il complesso della Panagia Hozoviotissa è la
piccola chiesa, in fondo, sulla destra, vicino alla porta che dà sul terrazzino, c'è la preziosa
icona della Madonna, esposta all'interno di una vetrina con un bella cornice di legno.
Nel periodo di Pasqua, durante la Settimana Santa l'icona viene portata in processione di villaggio in villaggio.
Più che un monastero era una
vera e propria comunità con tutto l'occorrente per la vita quotidiana. Potrete ammirare le cucine, le antiche celle, i cortili, il refettorio e ancora i forni, magazzini, il granaio, le antiche dispense per il pane, la legnaia, i torchi, il frantoio, le cantine con enormi giare che contenevano vino e olio, le fosse per la calce e i pozzi per attingere l'acqua.
Di tutto questo oggi viene utilizzato solo il refettorio, con il suo vecchio soffitto in legno, per la festa della
Presentazione di Maria, il 21 novembre, quando gli abitanti di Amorgos cenano tutti insieme attorno ad un vecchio tavolo.
All'interno del Monastero della Panagia Hozoviotissa troverete poi
preziose icone e manoscritti in pergamena eseguiti dal XI al XIII secolo. Mentre nel
piccolo museo adiacente sono conservati sigilli, manoscritti, paramenti, croci e antiche acquasantiere.
Non dimenticate di uscire sul terrazzino ad ammirare le
tre campane,
le croci bianche dipinte sulla roccia e davanti a voi si aprirà il profondo blu del mare che sembra infinito.
Il Monastero della Panagia Hozoviotissa è un luogo di grande spiritualità, dove troverete
monaci gentili e ospitali che vi offriranno gustosi dolcetti, un assaggio di rakamelo, o bicchiere d'acqua in cambio di una piccola donazione e vi spiegheranno dettagliatamente tutte le leggende appena descritte.
Come arrivare al Monastero della Panagia Hozoviotissa
Si può raggiungere facilmente in
auto o in
scooter dalla strada che porta alla spiaggia di Agia Anna e poi salire la lunga scalinata ammirando lungo il cammino la scogliera dietro e sopra di voi e finire con perdervi nel blu l'orizzonte..
Alcune informazioni pratiche
Il monastero è aperto tutti i giorni dalle 08.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.00 e
l'ingresso è gratuito. Ma è obbligatorio
indossare pantaloni lunghi e per le
donne avere le spalle coperte. Nel santuario inoltre è vietato fotografare e fare riprese, per preservare intatti questi preziosi tesori..
Vi consigliamo di acquistare qualcosa dai monaci per contribuire alla manutenzione di questo incredibile luogo sacro, che racchiude l'opera di madre natura e la creazione dell'uomo.