Ecco a voi un portafortuna del quale, una volta conosciuta la leggenda e le origini, non potrete più fare a meno. Stiamo parlando dell'occhio greco, conosciuto anche come "occhio di Allah" o di "Nazar" in Turchia e denominato "Evil-eye" in inglese.
Lo scopo dell'occhio greco
Il suo scopo è quello di cacciare via il "malocchio", quindi qualsiasi forma di malignità che si trova vicino a noi. L'occhio è il nostro sguardo sul mondo, il mezzo attraverso il quale possiamo sviluppare i pensieri, positivi o negativi che siano. Perciò, secondo la visione di arabi e greci, elargire complimenti nei confronti di un qualcosa di nuovo acquistato da una persona o anche ad un nuovo arrivato, può essere pericoloso per il soggetto che li riceve, essendo contenuto nei complimenti una piccola dose di invidia. Quest'ultima, che sia voluta o meno non è importante, può ugualmente portare sfortuna alla persona che la riceve.
Il racconto legato alla tradizione
Si narra che un giorno in Turchia, una donna messe al mondo un bambino splendido con guance estremamente rosa, che stavano a significare l'ottima condizione salutare del piccolo appena nato.
Chiunque vedesse la madre del bambino si complimentava con essa per la bellezza del piccolo e per la fortuna della madre dell'avere un bebè così in ottima salute. Dopo un paio di settimane però, il bambino si ammalò improvvisamente. Così da quel giorno, i turchi cominciarono a regalare ai neonati l'occhio di "Nazar", per proteggerli dai malocchi e dagli occhi estranei.
Rimanendo su tematiche più leggere, il "malocchio" può nascondersi anche all'interno di complimenti semplici come "che bel vestito che hai!" oppure "ma che anello splendido!". Se dopo queste affermazioni noterete uno straccio, un buco nel vestito, oppure perderete l'anello; capirete che il malocchio avrà fatto il suo dovere.
Il colore blu nell'occhio...
In molti paesi dell'Egeo un tempo, ma anche ai giorni d'oggi, era molto difficile trovare un'abitante con gli occhi blu, per questo motivo tra le persone iniziò a diffondersi la credenza che i soggetti dagli occhi blu fossero i principali portatori di malocchi. Perciò sull'occhio greco si decise di colorarne l'iride blu, esorcizzando così qualsiasi potere maligno e utilizzandolo a proprio favore.
Il malocchio: una realtà quotidiana e antica
Ad oggi, in Turchia ed in Grecia, le credenze relative ai malocchi e all'amuleto sono prese molto sul serio. Entrambi i popoli di questi due grandi paesi hanno a cuore l'amuleto e credono fortemente nel loro potere contrastante le forze del male. Questo deriva appunto dalla forte paura del malocchio, ormai infondata nelle radici di ogni abitante. In Turchia ad esempio, un importante e celebre leggena narra di una roccia situata in riva al mare impossibile da togliere. 100 uomini insieme cercarono di spostarla senza successo, successivamente provarono con la dinamite, ma anch'essa risultò inutile. L'ultima spiaggia rimasta era una richiesta d'aiuto ad un misterioso uomo. Quest'uomo era "conosciuto" nel villaggio perchè si pensava fosse in grado di gettare il malocchio. Così l'uomo dei malocchi venne portato davanti alla roccia, alla vista di questa l'uomo esclamò:"Che grande roccia!", dopo un forte boato la roccia si frantumò di fronte agli occhi increduli degli uomini presenti.
Nella realtà quotidiana greca potrete trovare ovunque questo amuleto: sulle porte delle case, negli uffici, sui bambini, sul collo delle donne e in tanti altri luoghi. Lo troverete sicuramente nelle bancherelle sul lungomare o nei villaggi greci. Se decidete di acquistarlo, vi consigliamo di non indossarlo ma di regalarlo a qualcuno. Questo perchè l'occhio greco, per poter esercitare la sua funzione, dev'essere regalato e non acquistato.
In sostanza, per prevenire qualsiasi tipo di forza maligna che si vuole scagliare su di voi, avete bisogno di qualcuno che vi regali questo prezioso amuleto antimalocchio. Se questo, un giorno, si dovesse rompere, vorrà dire che l'occhio avrà appena compiuto il suo dovere assorbendo il male, al che dovrete comprarne un altro per continuare ad avere una protezione.
Che voi crediate o no a queste leggende, tradizioni e miti non è importante. Vi basti sapere però che in Grecia e in Turchia i complimenti non sono ben accetti!